Prima di entrare in Voltaggio da nord ci si imbatte in questa superba costruzione con pianta a croce greca e un’ardita cupola che si innalza per 16 metri da terra. L’interno, impreziosito da pavimenti e altari in marmo, lampadari in cristallo, lanterne processionali e candelieri in legno dorato del ‘700, custodisce preziose tele del barocco genovese che portano la firma di Fiasella, Paggi, Carrosio e Sinibaldo Scorza. L’attuale edificio fu fatto edificare nel 1878 dalla Duchessa di Galliera, su progetto dell’ingegner Nicolò Bruno noto per la progettazione del Teatro Modena a Sampierdarena.
La confraternita di S. Maria del Suffragio, che qui ha sede, è di antica fondazione e conserva numerosi apparati (tonacelle, piviali, pianete, ecc) in tessuto di seta riccamente ricamati (secc. XVII-XIX). I crocefissi – tra cui uno di Antonio Maria Maragliano (XVIII sec) – vengono vestiti con la settecentesca decorazione a foglie (“i canti”), esempio dell’arte degli argentieri genovesi, durante il giorno di festa (24 giugno).