Sulla via principale del paese sorge l’oratorio di S. Maria del Gonfalone, costruito tra il 1631 e il 1665, anno in cui il voltaggino Bernardo Carrosio dipinge sulla facciata un affresco raffigurante la santa titolare. L’oratorio, a navata unica, è riccamente ornato con stucchi, arredi e marmi e conserva diversi dipinti di Bernardo Carrosio, membro della confraternita e figlio di Battista, maestro del più noto Sinibaldo Scorza. L’altare laterale di destra ospita le reliquie di San Clemente e un’interessante raffigurazione di Voltaggio datata 1682. L'Oratorio, appartenente alla Confraternita denominata anche Compagnia dei Disciplinati di Santa Maria o Compagnia del Riscatto e della SS. Trinità, è già documentato nel 1569 e trova la sua prima sede d'officiatura ove oggi è ubicata la sacrestia della Chiesa parrocchiale. Dai primi anni del Settecento i confratelli si dedicarono al riscatto degli schiavi cristiani prigionieri dei "barbareschi" raccogliendo a tal fine somme di denaro, nonché all'assistenza delle ragazze povere.